Il servizio di Angelo Ruoppolo ( [ Ссылка ] ) Teleacras Agrigento dell' 1 febbraio 2014.
Il Governo vara un Decreto che soccorre le Regioni in difficoltà. In Sicilia un Piano di rientro sblocca le somme sequestrate dal Commissario dello Stato. Salvi gli stipendi.
Ecco il testo :
La Finanziaria della Sicilia, bocciata dal Commissario dello Stato, e adesso, dunque, ecco come si procede per tamponare le emorragie di sangue. A Roma i ministri Saccomanni, Quagliarello, D'Alia e Delrio hanno risposto sì. E' stato preparato e firmato un Decreto legislativo, che è un decreto del Governo poi esaminato e approvato dal Parlamento, che soccorre le Regioni in difficoltà. E come ? La ricetta è semplice, ed è sempre la stessa : i debiti si pagano a rate. Quindi, anche per la Sicilia sarà disegnato un Piano di rientro, in 10 o, al massimo, in 11 anni. Dunque, saranno restituite alla Regione Sicilia le somme che il Commissario dello Stato ha sequestrato preventivamente a garanzia dei crediti inseriti in Bilancio e che non sono esigibili, i cosiddetti residui attivi. Quindi, le somme restituite, subito oltre 500 milioni di euro, saranno spese tramite una seconda legge di stabilità, una Finanziaria bis, attesa in Assemblea al più presto. E l'assessore all'Economia, Bianchi, è fiducioso : "sarà approvata a Sala d'Ercole entro la metà di febbraio". Dunque, già la prossima settimana saranno pagati gli stipendi ai 17 mila dipendenti regionali, e poi ad altri 40 mila che gravitano nell'orbita della Regione e che però attenderanno la busta paga il 27 febbraio. Quindi in primis impiegati e pensionati, poi 1.400 forestali con contratto a tempo indeterminato, poi i lavoratori Enti parco, Ente di sviluppo agricolo, Ente acquedotti siciliani, consorzi di bonifica, teatri e accademie. Dunque, prima del Piano di rientro ecco il Piano salva -- stipendi. Quindi, epilogo : da Roma in viaggio verso casa, a Palermo, dopo la visita medica nella Capitale e la cura che è stata prescritta dai medici di Palazzo Chigi per salvare il malato grave Sicilia. Crocetta e Bianchi hanno lavorato in sinergia. Crocetta fuori dal palazzo ha invocato una mobilitazione civile del popolo siciliano, una protesta in stile Gandhi. Bianchi invece ha caricato la borsa con i documenti e le cifre e si è presentato al cospetto dei ministri. Ha spiegato : "aiutateci perché siamo bravi e ce lo meritiamo : fra il 2005 e il 2012 la spesa corrente della Sicilia si è attestata mediamente sui 7 miliardi all' anno. Con noi, in soli 2 anni, nel biennio 2013 -- 2014, si è ridotta del 19%, attestandosi sui 5,7 miliardi all' anno".
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