Reggio Calabria (askanews) - La lunga latitanza è finita, sono stati arrestati dalla polizia due importanti boss della 'ndrangheta che si nascondevano in un bunker in provincia di Reggio Calabria. In manette sono finiti Giuseppe Ferraro, ricercato dal 1998, e Giuseppe Crea, latitante dal 2006. Vivevano in un nascondiglio sotto terra, rivestito di cemento armato, nel quale è stato trovato anche un arsenale di armi.
Il procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, ha spiegato che si è arrivati agli arresti "grazie a un indagine particolarmente complessa, con intercettazioni ambientali e telefoniche e sopratuttto con videoregistrazioni che hanno consentito di seguire il movimento di tante persone".
Giuseppe Ferraro, è stato condannato all'ergastolo con sentenza definitiva per degli omicidi nell'ambito della faida di Oppido Mamertina degli anni '90 e recentemente ha subito un'altra condanna sempre per omicidio. E' un personaggio di grandissimo spessore criminale e altissima pericolosità. Giuseppe Crea invece faceva parte della cosca Crea, molto forte sull'aerea tirrenica. - continua De Raho. Sono soggetti che hanno controllato, condizionato e intimidito la zona: l'omertà è stata in gran parte sostenuta dalla loro presenza.
All'interno del covo c'era un vero arsenale: Circa 20 armi fra pistole, mitragliatori, fucili a pompa e numerose munizioni. Come se dovessero sostenere una guerra e ciò conferma la pericolosità di queste persone".
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