Maria Valtorta – Quaderni 1945-50 – 7-12-13 ottobre 1947: Per questo sono apparsa a Roma, per scuotere gli increduli, gli indifferenti, gli ostili e contrari al soprannaturale
7 ottobre 1947
Vedo la gloriosissima Maria nel Cielo. Sola nell’azzurro paradisiaco. Bella come nella Assunzione e in tutte le visioni paradisiache. La Voce dell’Eterno Padre e un raggio di luce divina nella gran luce del Paradiso me la indicano come la Beatissima, avvolgendola di un indescrivibile splendore. Dice l’Eterno Padre: “Ecco Colei nella quale riposa ogni speranza di salvezza per la Chiesa e per l’Umanità: nella Madre della Parola che è Vangelo”. Mi perdo estatica nel contemplarla.
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12-13 ottobre 1947
A Fatima coi pellegrini. Le orazioni nella notte e nella Conca sparsa di lumi… E Maria Ss. di Fatima al mio fianco… Anche al mattino, mentre è qui, in stanza, P. Berti… E Maria mi sprona a molto pregare col Rosario per il Papa, il Clero, la pace e l’Italia. Il Rosario è la valida difesa del Papato, Chiesa, della Pace e della nostra Patria. Dice che per questo è apparsa a Roma e per scuotere gli increduli, gli indifferenti, gli ostili e contrari al soprannaturale, gli increduli anche sull’Opera che è “gloria di suo Figlio e nella quale è salute per tanti”.
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