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Quando parliamo di stress il primo pensiero che ci viene in mente è quello di evitare lo stress, togliere lo stress dalla nostra vita. Ma ciò è impossibile: se ti chiedessi di non essere più stressato è come se ti chiedessi di smettere di ridere o smettere di dormire. Lo stress non è solo qualcosa che fa parte della nostra vita quotidiana, e chi ha un lavoro e una famiglia, dei figli lo sa bene, ma è anche un meccanismo necessario del nostro corpo e della nostra mente per poter avere delle risorse in più nel momento necessario. E allora sarebbe meglio, invece di pensare a evitare lo stress, imparare a gestire lo stress.
E così è necessario distinguere tra stress buono, chiamato eustress, e stress cattivo, chiamato distress, che è quello che porta poi al vero e proprio esaurimento. Proviamo a immaginare un momento concreto. Siamo al mare, distesi sulla sabbia, sul nostro asciugamano, ci godiamo il sole, l'aria fresca e nostro figlio sta facendo tranquillamente il bagno. A un certo punto ci accorgiamo che è in difficoltà: sta affogando. Ci alziamo e in un momento ci tuffiamo nell'acqua, nuotiamo fino a lui e lo portiamo in salvo sulla riva. Quello che abbiamo appena immaginato è un momento di stress, ma è uno stress necessario. C'è stato un primo momento di attivazione, quello in cui mi sono accorto che mio figlio ha una difficoltà. Il momento di forza e di resistenza fuori dal comune è arrivato quando mi sono potuto alzare di scatto, correre, buttarmi in acqua a nuotare, senza chiedermi se l'acqua è alla temperatura giusta per fare il bagnetto, e poi prenderlo, portarlo in salvo, rassicurarlo, portare la situazione a un livello di normalità. E infine un momento di rilassamento, in cui sentirò probabilmente tutta la stanchezza di questo movimento che ho effettuato e sarò pronto a smaltire tutto ciò che il mio corpo ha prodotto per favorire quel momento di forza e resistenza fuori dal comune.
All'esaurimento arriviamo quando blocchiamo il ciclo dello stress, quando non arriviamo al momento di rilassamento e quindi quando siamo costantemente in uno stato accelerato, dal punto di vista cognitivo ed emozionale. Se vogliamo evitare di arrivare all'esaurimento, dobbiamo imparare a fare il ciclo dello stress fino in fondo, a concludere il ciclo dello stress con un rilassamento che smaltisce tutte le sostanze che nel nostro corpo sono state create per affrontare il momento di stress.
Questo lo posso fare, numero uno, con l'attività fisica. Non è importante che sia un'attività fisica intensa ma è importante che questa attività fisica bilanci lo stress mentale accumulato, magari, davanti al computer, in una giornata particolarmente impegnativa dal punto di vista lavorativo.
Numero due: il sonno. Il sonno è un alleato fortissimo contro lo stress e viene sottovalutato, sottovalutato da molti.
Numero tre: le relazioni. Le relazioni ci aiutano tantissimo a stemperare lo stress della vita quotidiana e una sana risata tra amici, un momento rilassato ci aiuta molto a bilanciare i momenti di intensa concentrazione, focalizzazione, sforzo per affrontare i problemi della vita lavorativa.
Numero 4: il gioco. Il gioco è il grande assente dalla nostra vita contemporanea, alcuni si sentono addirittura in colpa a concedersi dei momenti di svago, ma è importantissimo. Il gioco aumenta la nostra produttività, il gioco è qualsiasi attività non sia finalizzata, qualsiasi attività non sia pensata per ottenere un risultato.
E numero 5, infine: coltiva lo spazio interiore. Lo spazio interiore, che sia preghiera, meditazione, riflessione su quello che ti è accaduto durante la giornata, ti aiuta a dare una risonanza interiore ai tuoi pensieri, alle cose che sono accadute, alle tue azioni.
Ricorda quello che Albert Camus diceva: "la vera generosità verso il futuro è dare tutto al tuo presente."
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