Il video è uno dei passaggi live della trasmissione di Gianni Morandi del 1982 Tuttinsieme. Il morandi nazionale faceva queste pregevoli cose già 30 anni fa.
L'eccezionalità del documento nel suo essere un normalissimo passaggio promozionale di Berlino Parigi Londra, è data dal fatto di considerarsi l'anello di congiunzione fra i MB dell'era precedente e quelli dell'era elettronica, ovviamente con la mia presenza al posto di Cassano. Il medley realizzato qui venne creato da noi apposta per chiudere il tour BPL dopo che vedemmo i fan decisamente interdetti alla fine di un repertorio così particolare rispetto al 'Tempo del sole' tour 81. Niente di meglio che una carrellata di vecchi successi nello zibaldone finale. ma andiamo con ordine:

1) Una struggente testimonianza della presenza di un artista che ha lasciato un enorme vuoto nella musica italiana. Andrea Parodi (Tazenda) che potete vedere alla sinistra di Aldo con la maglia gialla imberbe e giovanissimo, cantare e suonare! qui presente con il gruppo prodotto da Morandi e Mogol 'Il coro degli angeli' evidentemente scelta azzeccata dai signori della musica italiana Gianni ed Alfredo.
Ricordo un po' di parole in studio con lui, senza sapere che sarebbe diventato una delle voci più belle del firmamento etnico internazionale e ridemmo per le nostre origini liguri sul mangiare a Milano senza pesto e cima!
Grande Andrea e questo è già un motivo di grandissimo piacere ed orgoglio, essere con lui, cantando e suonando insieme.

2) Il medley accorciato per esigenze televisive, contiene le canzoni: Ma perché, Solo tu, Mister Mandarino, e il finale di Scacco un po' matto.
La famosa suite da me composta ed ancora originale. Un puro dialogo fra la splendida chitarra rock di Carlo, che quando voleva sapeva essere graffiante e il Moog monofonico. Un altissimo dialogo musicale di rimandi, di seste, di inseguimenti che dopo 30anni fa impallidire la new wave inglese. Eravamo tostissimi in quel preciso istante musicale, motivatissimi e dal video pure un po' scazzati, perchè nella precedente riunione con la produzione Morandi & Company furono assai chiari nell'avere un repertorio popolare, da parte nostra. Infatti precedentemente suonammo California dreaming, che posterò in seguito e naturalmente Fantasia, che non convinceva nessuno dei babbioni Rai.
'Scacco un po' matto' ed altri pezzi di Tango erano quindi già in fase di risoluzione, ma di questo nè parlerò in seguito. L'evidenza comunque dell'assetto musicale nuovo dei Matia Bazar è portentosa e clamorosa.
Qui si evince la non scontata scelta stilistica da noi voluta, il pericoloso guado già colmo di derisioni sia da parte della stampa che dagli addetti ai lavori.
Rimpiango quel magico momento e sono orgoglioso di averlo vissuto.

3)Parliamo del medley. Arrangiato pesantemente con tastiere e drum machine, resta l'unica testimonianza live dei famosi brani dei Matia. Giancarlo suona una mia drum machine della Boss Dr Rhythm, che comprai titubante nel 1978, pensando che fosse una diavoleria satanica. Quando la portai come idea di ritmo, lui pensò che fosse la sua cedola pensionistica.
In quegli anni i batteristi temevano il posto! E Aldo gli disse " ma dai potrai sempre suonare i piatti"! LOL.
Io suono il Minimoog l'ormai celebre icona del progressive, inaccordabile e monofonico, bisognava pippolarlo spesso durante il concerto. Antonella nel suo pazzo splendore di ugola fa cose inenarrabili, solo lei le poteva fare, inoltre suona l'armonica a bocca, ed era fantastica credetemi, un vero must nel TS e BPL tour.
Carlo come ho detto più rock che mai e Aldo contentissimo di suonare il basso in battere con estrema precisione tra l'altro. Nel concerto ci mettevamo in fila proprio così, ed era un momento bellissimo.
Ora gustatevi il video che rilascio con vero piacere. La qualità è quello che è, ma l'audio è originale, che ho digitalizzato.
Stiamo parlando dell'82 non esistevano videotape e la Rai ha buttato via tutto.
#maurosabbione #matiabazar #berlinoparigilondra

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