Da centinaia di anni la “corsa” caratterizza la Domenica di Pasqua a Sinagra. Giovani e meno giovani, tutti in fila, per trasportare a spalla la statua del Patrono del paese, SAN LEONE che, dapprima viene portato in processione normale, quindi di corsa nell'ultimo tratto, al grido di "VIVA SANTU LIU". La spettacolare processione culmina con la “corsa” della statua sul ponte situato all’ingresso del paese intorno alle 23, dopo la processione dal procedere lento, durata circa quattro ore, con il classico “due passi avanti e uno indietro”, che simboleggia l’indecisione del Santo nel ritornare a Catania dove svolgeva l’attività di Vescovo. Alla vista del paese Leone non ha più dubbi, sceglie Sinagra e i sinagresi e va incontro al suo popolo correndo in maniera sfrenata. La festa continua il lunedì di Pasqua, con la processione del Santo nelle vie del paese, con grande afflusso di fedeli; durante la giornata vi è anche “La Fiera del lunedì di Pasqua” prima molto sentita in quanto i cittadini facevano acquisti primaverili. Per tale motivo la Pasquetta viene spostata di un giorno e si festeggia il martedì.
San Leone è nato a Ravenna il 710 DC, fu vescovo di Catania e Reggio Calabria. La tradizione dice che trascorse, eremita in una grotta, a Sinagra gli ultimi anni della sua vita.
Narra la leggenda che alcuni Catanesi, nel tentativo di furto delle spoglie di S.Leone, la sera di Pasqua, dopo aver camminato tutta la notte, all’alba, si ritrovarono allo stesso punto di partenza e spaventati dall’evento si diedero alla fuga.
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