CARLO BUTI -- ADDIO JUNA; di Mari - Raimondi - Falpo; 1941; Columbia DQ 3523.
TESTO DELLA CANZONE E BIOGRAFIA DELL'INTERPRETE
TESTO:
Dalla banchina salpa la nave sul mar,
e va lontana, ma spera ogniuno tornar.
Mentre che Juna frena il singhiozzo del cuor,
un marinaio le canta allor:
Juna, per questo addio non devi piangere,
attendi solo il mio ritorno,
poi vedrai che un lieto giorno
tutto a noi sorriderà.
Dimmi che tu sperando attenderai,
io pregherò la Madonnina che per te, mia bella Juna,
mi sorrida la fortuna
fino al dì che tornerò.
Juna, asciuga dunque le tue lacrime,
ritornerò nella tua casa
ed allor sarai mia sposa,
per la tua felicità...
La primavera torna con tutti i suoi fior,
ma è tanto amara se non ritorna il vapor,
Juna che spera già attende il suo marinar,
ma solo un eco giunge dal mar...
Dimmi che tu sperando attenderai,
io pregherò la Madonnina che per te, mia bella Juna,
mi sorrida la fortuna
fino al dì che tornerò.
Juna, asciuga dunque le tue lacrime,
ritornerò nella tua casa
ed allor sarai mia sposa,
per la tua felicità...
[Juna, tu preghi ancora fra le lacrime,
ma quell'infìdo, grande mare
t'ha rubato il primo amore
e mai più ritornerà.]
BIOGRAFIA (da Wikipedia):
Carlo Giuseppe Eugenio Buti (Firenze, 14 novembre 1902 -- Montelupo Fiorentino, 16 novembre 1963) è stato un cantante italiano conosciuto in tutto il mondo. Fin da giovane si fece apprezzare per la sua abilità nella tecnica dello stornello e, dopo gli studi musicali classici sotto la guida di Raoul Frazzi (successivamente maestro di Gino Bechi), iniziò a cantare nelle trasmissioni della allora EIAR (la futura RAI). Esordì con un repertorio di canzoni napoletane, ma il successo l'ottiene cantantando in "lingua" le romantiche: Portami tante rose (Bixio- Galdieri) e Violino tzigano (Bixio). Nel 1930 ottenne un contratto di incisione per la Edison Records, che lasciò nel 1934 per passare alla Columbia. A differenza di molti cantanti dell'epoca, Buti adottava uno stile maggiormente assimilabile alla canzone popolare piuttosto che a quello della classica aria da opera lirica in voga al tempo; questo stile particolare, tuttavia, non solo non penalizzò la sua carriera ma contribuì forse a determinare il grande successo che ebbe in carriera, una carriera assai lunga e prestigiosa al pari di quella di molti chansonnier di fama internazionalie terminata nel 1956 durante la quale incise 1.574 canzoni. Il successo di Buti superò i confini nazionali: vendette moltissimo in tutto il continente americano. Una strada gli è stata intitolata nella capitale argentina di Buenos Aires e in quella uruguayana di Montevideo.
![](https://s2.save4k.ru/pic/PCV4Iv0frhY/mqdefault.jpg)