Il Metagame nel Poker

L’argomento trattato in questo nuovo video sarà l'importanza del Metagame nel poker.
Innanzitutto partiamo con il capire cosa è il Metagame. 
La definizione ad esso più spesso associata è quella di “gioco nel gioco”.
Il Metagame consiste in sostanza nell’abbandonare gli elementi strategico matematici e teorici che caratterizzano le partite di poker, per fare un’azione opposta o comunque che ignora tale strategia. Tali scelte tralasciano quindi i vari elementi che nella quasi totalità dei casi dettano le decisioni di un giocatore di Poker (come ad esempio hole cards, board e stacks), agendo per contro a seguito di un semplice pensiero concentrato sui potenziali vantaggi non diversamente ottenibili senza tale azione al tavolo da poker.
E’ probabile che fin qui tutto risulti confuso ed arbitrario, ma sicuramente attraverso degli esempi risulterà più chiaro e palese.
Immaginate di trovarvi ad un tavolo con avversari su cui avete pochissime informazioni. Per qualche ragione ad un certo punto vi trovate coinvolti in uno spot in cui siete arrivati al river con una mano davvero mediocre ed il vostro avversario effettua una puntata abbastanza moderata. Dal canto vostro sapete per certo che nel lungo periodo chiamare in questo spot risulta essere anti-economico o in altri termini a valore atteso negativo. Tuttavia, andando completamente fuori dagli schemi, optate per un call convinti di due vantaggi che solo attraverso questa giocata potrete ottenere, ovvero:
Vedere la mano dell’avversario
Dare al tavolo un’immagine di voi completamente fuorviante
Vedere le carte dell’avversario vi permetterà di prendere in fretta delle informazioni preziose sullo stesso, che diversamente avrebbero richiesto molto più tempo per essere acquisite. Inoltre, avendo dato un’immagine di voi particolarmente loose, è molto probabile che le vostre future puntate siano meno rispettate ed in generale il vostro gioco preso meno in considerazione.
Facciamo un altro esempio.
Immaginiamo di essere al tavolo di un torneo con giocatori particolarmente chiusi, che per diverse orbite quando siamo in late position passano l’azione fino a noi. In assenza di altre informazioni, rilanciare per rubare i bui è spesso sicuramente la giocata migliore. Il Metagame, può tuttavia influenzare la nostra decisione. Ipotizziamo di aver rilanciato cinque volte di fila ed aver mostrato ogni volta una mano debole. Ora ci capita una mano assolutamente legittima come A7 o K9. Potremmo comunque scegliere di passare questa mano in modo da poter ottenere il vantaggio di incoraggiare i nostri avversari a giocare contro di noi fuori posizione. In questo caso stiamo facendo sicuramente un gioco leggermente meno redditizio nel breve periodo, ma con la speranza di trarne i benefici e di trovare maggiore action in futuro.

Alcuni punti chiave sull’utilizzo corretto del Metagame:
Non può essere una scusa per effettuare delle pessime giocate
Capita spesso che i giocatori alle prime armi giustifichino le loro giocate con il creare “una propria immagine al tavolo”. La realtà è che agli occhi di un buon giocatore di poker, una situazione corretta per fare Metagame risulta evidente e quindi non è necessario cercarla.
Le giocate Metagame sono più efficaci contro buoni giocatori che si incontrano spesso
In linea generale, il Metagame è più efficace contro questa tipologia di giocatori poiché si ha la certezza che gli stessi ripongano la giusta attenzione alle nostre giocate. Un’azione atta fondamentalmente a manipolare la visione che ha di noi un avversario risulterebbe quindi futile contro chi non si pone questo tipo di preoccupazioni.
In conclusione possiamo dire che il punto cardine del Metagame è che l'importanza dell'informazione (elargita e/o ricevuta) assume un ruolo discriminante rispetto a carte, chips e qualsiasi altro elemento matematico e finanziario nel poker.
In questo senso fare una giocata non profittevole in termini matematici in una data situazione, convinti di ripercussioni positive future, significa fare Metagame.

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