Legata la bici davanti alla stazione di Porta Nuova ho preso il treno per Venezia, lo zaino con la videocamera e tanto entusiasmo per l'incontro con gli amici palestinesi. Un incontro amichevole, come tra vecchi amici, un caloroso abbraccio e incominciano i racconti, facendo colazione a casa di Franca, si chiacchiera e Nabil traduce, sempre con la bocca piena della pasticceria veneziana, anche Sameer e Murad apprezzano la colazione e tra una fetta di pane con marmellata e un sorso di latte raccontano le atrocità che Israele impone quotidianamente ai palestinesi. I palestinesi al terrore delle armi e dei cani addestrati per uccidere contrappongono la resistenza non violenta.
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