Nel luglio del 2009, Beppe Grillo aveva espresso un desiderio: “Prendere la tessera del Pd”. Nonostante tutti i vaffa che aveva pronunciato, nonostante tutte le condanne che aveva lanciato, voleva partecipare alle primarie e cambiare il partito. La risposta di Piero Fassino è rimasta celebre: “Fondi un partito e vediamo quanti voti prende”. Sappiamo come andarono le cose. Il movimento 5 stelle si presentò alle elezioni del 2013 e cominciò a frantumare la seconda repubblica. Benigni, Jovanotti, ma anche Zagrebelsky, Dario Fo, Franca Rame, molte delle personalità storiche della sinistra firmarono degli appellli per una governo tra il Pd di Bersani e il Movimento di grillo. “Se non ora, quando?”. La risposta dei cinque stelle ce la ricordiamo. Crimi e Lombardi umiliarono Bersani. E, da allora, il rapporti tra il pd e i 5 stelle sono stati tesissimi. Renzi è diventato il nemico principale per i 5 stelle. Il pd, secondo la definizione di Alessandro di Battista, una piovra.
