[ Ссылка ] Contro le violenze sessuali che sono in piena recrudescenza in India, tre studenti di ingegneria hanno messo a punto un dispositivo in grado di proteggere le donne. Un apparecchio che, collegato alla biancheria intima, può colpire l'aggressore con una scossa elettrica da 3.800 kilovolt.
"Le persone si staranno chiedendo se la ragazza rischia", dice Rimpi Tripathy, uno dei tre ingegneri. "La risposta è no, perché a contatto con il suo corpo è stato inserito uno strato isolante. È, dunque, impossibile che abbia uno shock. "
Dotato di moduli gps e gsm, il dispositivo invia immediatamente sms con una richiesta di aiuto alla polizia.
"Per noi è diventato molto difficile e pericoloso muoverci", dice Shanjali Sharma, una studentessa, "soprattutto in alcune zone come Chennai, è rischioso prendere treni e bus locali. Questa invenzione è molto utile per tutte noi, ci auguriamo che venga ultimata."
A scatenare le proteste e l'indignazione internazionale è stato l'ultimo episodio di violenza di gruppo che ha causato la morte di una ragazza di 23 anni, a New Delhi, a dicembre.
Amnesty International chiede la riforma della legislazione penale in materia, nel rispetto degli standard internazionali e delle raccomandazioni della Commissione Verma, istituita dal governo indiano quattro mesi fa, e fino ad oggi ignorate.
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