E se la velocità della luce nel vuoto non fosse costante? La domanda nasce da alcune teorie quantistiche della gravità, secondo le quali i fotoni, ovvero i “quanti” di luce, potrebbero viaggiare a velocità diverse che dipendono dalla loro energia. Per indagare questa ipotesi e soprattutto provare a quantificare l’entità di questo effetto, un gruppo di ricercatori guidati da Maria Grazia Bernardini, ora in forza all’Università di Montpellier in Francia e associata Inaf, ha realizzato uno studio sulla luce emessa dai lampi di raggi gamma - o Gamma-Ray Burst - corti, potenti esplosioni cosmiche legate alla fusione di stelle di neutroni. Studio al quale hanno partecipato anche ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica a Milano.
Servizio di Marco Galliani - Media INAF
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