La voce del padrone è un album musicale di Franco Battiato, pubblicato nel 1981 dalla EMI Italiana.
Considerata una delle pubblicazioni più importanti della musica italiana nonché uno dei titoli migliori e di maggior successo commerciale di Battiato.
La voce del padrone fu il primo long playing a superare il traguardo del milione di copie vendute in Italia e portò definitivamente al successo l'artista siciliano.
L'album rimase al primo posto in classifica per diciotto settimane non consecutive fra il maggio e l'ottobre del 1982.
Probabilmente il brano più noto dell'album insieme a "Cuccurucucù" e "Centro di gravità permanente", "Bandiera bianca" è una critica che prende di mira alcuni degli aspetti considerati dal cantautore i più immorali della società contemporanea, quali il terrorismo («ci mancavano gli idioti dell'orrore»), la politica («quei programmi demenziali con tribune elettorali»), e l'eccessiva dipendenza del denaro («sua maestà il denaro»). Tra i musicisti citati nel brano vi sono Alan Sorrenti («siamo figli delle stelle»), i Doors («This is the end my only friend») e Bob Dylan (qui definito con la metonimia «Mister Tamburino»), mentre Ludwig van Beethoven, Frank Sinatra e Antonio Vivaldi sono stati ripresi per criticare la loro idealizzazione avvenuta durante gli anni settanta. Il ritornello («sul ponte sventola bandiera bianca») fa riferimento ad una poesia di Arnaldo Fusinato (L'ultima ora di Venezia) mentre il termine «Minima Immoralia» (qui utilizzato per dire “immoralità”) cita i Minima Moralia di Theodor Adorno. La citazione «c'è chi si mette degli occhiali da sole per avere più carisma e sintomatico mistero» è invece una dichiarazione auto-parodistica.
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