15 aprile 2013 - Interrogatorio di garanzia in carcere per don Marco.
Novara -- Interrogatorio di garanzia questa mattina in carcere per Don Marco Rasia, il sacerdote 44enne, coadiutore dal 2009 alla parrocchia di Omegna (incarico che ha lasciato la scorsa settimana per un periodo di riposo, e al quale era giunto dopo 12 anni di attività come coadiutore alla parrocchia di Castelletto Ticino) arrestato, con la pesante accusa di violenza sessuale ai danni di minori, venerdì sera nella sua abitazione novarese dagli agenti della squadra mobile in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Pravon su richiesta dei pm Irina Grossi e Giovanni Caspani. Secondo quanto appreso i fatti al centro dell'inchiesta novarese partirebbero dagli inizi del 2000 e sarebbero accaduti quando il sacerdote era coadiutore a Castelletto. Assistito dal suo legale, l'avvocato novarese Renzo Inghilleri, il sacerdote davanti al gip non si è avvalso della facoltà di non rispondere. «Ha puntualizzato una serie di circostanze rispetto ai capi d'accusa cercando di chiarire la sua posizione -- dice il legale - Ha risposto alle domande ed ha svolto argomentazioni difensive». «Una puntualizzazione -- aggiunge - Non parliamo di pedofilia». «Dovremo esaminare gli atti depositati a corredo della richiesta della custodia cautelare -- conclude l'avvocato Inghilleri - Atti che andranno letti con molta attenzione. Il quadro deve essere approfondito e chiarito».
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