Nessuno degli amici di Giobbe sembra avere attenzione per la sua sofferenza.
Anzi, quasi in un crescendo di accanimento, Sofar di Naamà, l'ultimo a prendere la parola, ribadisce che le disgrazie dell'amico sono la risposta alla sua vita colpevole e, credendo di potersi fare interprete del pensiero di Dio, lo esorta alla conversione.
Ma Giobbe non ci sta: replica con fermezza denunciando la presunzione di Sofar e l'inutile tentativo di "ridurre in suo potere" l'incontenibile forza della vita e di Dio.
Libro di Giobbe capitoli 11 e 12
Buon ascolto!
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