È la Festa di San Gennaro e noi siamo tornati nel Duomo di Napoli sulle tracce del giapponese perduto (quello del meme "Sono giapponese"), alla ricerca delle variopinte testimonianze dei fedeli di tutto il mondo. Il racconto si snocciola tra sacro e profano, perché il culto del Santo Patrono partenpeo è sospeso tra paganesimo e ortodossia, come nel caso delle "civette di San Gennaro". Il viaggio di quest'anno incontra il concetto di "martirio", proprio del Santo ma anche paradossalmente di religioni lontane come quella islamica, e inevitabilmente si imbatte nella minaccia dell'ISIS, che "Facciagialla" saprebbe scongiurare con l'mposizione di una mano come aveva già fatto con il Vesuvio). Aggiungiamo così un nuovo affettuoso tassello alla comprensione di un culto complesso, sanguigno, popolare e unico nel suo genere, incredibile e strabiliante come tutto ciò che succede a Napoli.
Un video di Luca Iavarone
riprese: Nelly Tarasco
una produzione Fanpage.it
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