Il 75% dei pazienti italiani ritiene decisivo l’uso dei dati sanitari per migliorare i percorsi di cura, ma c’è scarsa alfabetizzazione informatica e poca conoscenza degli strumenti: dal Fascicolo Sanitario Elettronico, il più noto, ai Registri di Patologia, fino ai questionari PROs e PREs – Patient Reported Outcomes – i report degli esiti sanitari riportati direttamente dal paziente.
È quanto emerge da una survey realizzata nell’ambito del progetto “PATH – Joint our future”, nel quale Roche ha coinvolto 50 Associazioni di pazienti per costruire con loro la Sanità del futuro. Ne parliamo con la Prof.ssa Fidelia Cascini, docente di Igiene e Sanità Pubblica dell'Università Cattolica del S. Cuore, esperto di Sanità Digitale del Ministero della Salute e delegato Nazionale sul regolamento dello Spazio europeo dei Dati Sanitari.
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