Lunedì scorso gli agenti del Commissariato di Polizia di Gallarate hanno sottoposto a fermo due cittadini marocchini, entrambi incensurati ed irregolari sul territorio nazionale, considerati i responsabili di un'attività di spaccio di droga realizzata a partire dal mese di marzo 2013 nell'area boschiva del Parco Pineta di Tradate. L'indagine è scattata dalle dichiarazioni rilasciate da alcuni "clienti" dei pusher, intercettati dagli agenti nel corso di vari appostamenti. Nel corso delle perquisizioni eseguite nei confronti dei consumatori, inoltre, sono state rinvenute e sequestrate dosi di cocaina, eroina e hashish. L'attività di spaccio iniziava in tarda mattinata e terminava al tramonto ed era effettuata in punti ben precisi della boscaglia, scelti con cura per l'ottima visuale e le molteplici vie di fuga a disposizione, tenute sotto controllo da "pali" armati di coltelli e piccoli machete. I pusher erano addirittura soliti consumare il proprio pasto sul luogo, al riparo da occhi indiscreti. Per raggiungere il parco, i due nordafricani sfruttavano passaggi in auto offerti dai loro acquirenti, ovviamente in cambio di dosi di stupefacente. Lunedì mattina, con un ampio dispiegamento di personale in abiti civili, i poliziotti hanno teso la trappola nel centro abitato di Castelnuovo Bozzente, intercettando i due spacciatori mentre, a bordo di un'autovettura guidata da un 37enne malnatese, erano diretti al Parco Pineta. I due pusher sono stati rinchiusi nel carcere di Como, a disposizione della Procura della Repubblica lariana. Sono in corso ulteriori accertamenti investigativi per appurare l'eventuale coinvolgimento di altre persone nell'attività illecita.
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