COLLEGIO ARCIVESCOVILE "S. AMBROGIO" Porlezza (CO)
Chi arriva a Porlezza venendo da Menaggio può vedere sulla sua destra gli alti edifici che fanno parte di ciò che resta del collegio arcivescovile
La parte più antica del complesso fu costruita tra il 1582 e il 1595 per essere utilizzata come convento.
Nel corso dei secoli il convento ebbe molti proprietari, dalla famiglia Borromeo agli austriaci, fino al 1876, quando il Cardinale Ferrari lo fece convertire in collegio arcivescovile, in cui venivano educati il futuri capi della società cattolica della diocesi di Milano.
Nel 1914, da religioso, il collegio passò ad essere un collegio maschile che comprendeva due scuole, una a indirizzo tecnico e l'altra a indirizzo commerciale.
Leggende locali raccontano che i gestori dell'istituto sfruttassero i ragazzi più ribelli per effettuare degli esperimenti chirurgici.
Dopo aver scoperto cosa accadeva, la figlia della direttrice si uccise buttandosi dal quarto piano e da allora le anime dei ragazzi e della suicida vagano nei corridoi dell'edificio.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 il collegio venne occupato dal battaglione Vega della X Mas, ma la cosa non fu gradita ai partigiani della zona, che il 24 settembre 1944 assaltarono il complesso riuscendo a rubare le armi dei fascisti.
Per evitare una ritorsione contro gli abitanti di Porlezza, i partigiani trattarono con i fascisti e alla fine restituirono le armi
Gli artefici della trattativa furono il capitano partigiano Ugo Bassi e l'attore cinematografico Osvaldo Valenti, volontario della X Mas, che in quei giorni era alloggiato a Lanzo di Intelvi per organizzare un traffico di contrabbando con la Svizzera, con il cui ricavato finanziare la X Mas.
Dopo la fine della guerra il collegio ritornò a svolgere le sue funzioni e venne ampliato, ma la diffusione delle scuole pubbliche causò un progressivo calo delle iscrizioni, fino a determinare la chiusura dell'istituto nel 1973, mentre i nuovi edifici costruiti dopo la guerra furono usati fino ai primi anni '90 come Centro di Formazione Professionale della Regione Lombardia.
Da allora il complesso è rimasto abbandonato e i ladri lo hanno letteralmente saccheggiato, portando via arredamenti pavimenti, piastrelle, stufe, corrimano delle scale e qualsiasi cosa fosse asportabile.
Tra il 2004 e il 2014 la società Peruvina, proprietaria degli edifici, ha presentato alcuni progetti per il riutilizzo della struttura: prima un centro per anziani, poi un complesso residenziale, commerciale e turistico con un albergo di lusso.
Per realizzare tali progetti la società avrebbe dovuto realizzare una strada alternativa per l'accesso a Tavordo (il quartiere di Porlezza in cui si trova il collegio), un parcheggio e un parco pubblico, avrebbe dovuto mettere in sicurezza lo svincolo di accesso e destinare 800.000 € in contanti al Comune
Queste condizioni hanno bloccato qualsiasi lavoro, ma gli abitanti di Tavordo preferiscono che il collegio resti abbandonato piuttosto che assistere a una eventuale speculazione edilizia.
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