David, divenuto nuovo re d'Israele, ha adesso un nuovo obiettivo: la conquista di Gerusalemme. La città infatti si trova lungo la strada che va dal nord al sud del paese. All'interno di essa, il re dei Gebusei, prepara però le difese. I cittadini potevano ricevere le scorte d'acqua dal fiume Ghigon che entrava dentro Gerusalemme attraverso un tunnel sotterraneo. E lì si infiltrano David e i suoi soldati. Questi, giunti all'interno della città, diedero fuoco ad alcuni rami distraendo così le guardie e permettendo al grosso dell'esercito, rimasto all'esterno delle mura, di invadere la rocca. David stesso affronta in duello il re dei Gebusei, uccidendolo. Gli idoli dei nemici vengono distrutti. Il mattino dopo, con esultanza popolare, David nomina Gerusalemme come capitale religiosa e politica del regno d'Israele, in essa sarà conservata l'arca dell'alleanza. La sacra reliquia viene condotta in città con tripudi e suoni di tromba. Le giovani danzano intorno ad essa e lo stesso David, pieno di gioia, fa come loro. Il sovrano decide inoltre di costruire un grande tempio, all'interno del quale verrà posta l'arca dell'alleanza e dove il popolo, riunito in un unico luogo, potrà pregare. Il profeta Natan, su comando divino, ordina a David di non costruire il sacro tempio, sarà suo figlio, Salomone, a edificarlo. Il monarca non osa contrariare le parole del saggio e accetta i suoi consigli. Sereno e tranquillo si dirige sulla terrazza del proprio palazzo e, portando in mano la propria cetra, canta in onore del Signore.
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