Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha dichiarato che solo l'Ungheria e il Vaticano sono rimasti a favore della pace, sottolineando l'isolamento politico crescente dell'Ungheria. Orbán ha spesso sfidato il mainstream europeo e, con la guerra in Ucraina, ha perso il sostegno cruciale del governo polacco. Ha criticato la consegna dei carri armati tedeschi Leopard 2 all'Ucraina, evidenziando il passaggio di molti Paesi dal campo della pace a quello della guerra.
L'Ungheria ha rinviato la ratifica dell'adesione di Svezia e Finlandia alla NATO, suscitando critiche. Péter Krekó, del think tank Political Capital, vede questo come un atto di punizione e ricatto verso Paesi che hanno criticato l'Ungheria per la sua arretratezza democratica. Zoltán Szenes, ex capo di Stato Maggiore dell'esercito ungherese, considera più problematica la questione del veto di Budapest alle riunioni ministeriali del Comitato NATO-Ucraina.
Il Parlamento ungherese voterà a marzo sull'adesione di Svezia e Finlandia alla NATO. Nonostante il governo sostenga ufficialmente questa adesione, non ha risposto alle richieste di chiarimento sulla sua posizione all'interno della NATO e dell'UE.
#ViktorOrban
#Ungheria
#GuerraInUcraina
#FermareLaGuerra
#PoliticaEstera
#PaceInUcraina
#ConflittoUcraino
#NATO
#UE
#DiplomaziaUngherese
#DisaccordiPolitici
#IsolamentoPolitico
#SicurezzaEuropea
#AlleanzeInternazionali
#GeopoliticaUngherese
