Il fondatore e presidente del gruppo Azimut Benetti Paolo Vitelli ha presentato alla stampa la “stagione dei giga yacht”, spiegando come il cantiere Benetti sia uscito dalla crisi e punti a diventare leader nel Mediterraneo per gli yacht oltre i 100 metri
Dopo i due vari del 18 dicembre e del 5 febbraio, è sceso in acqua anche il 108 metri FB275 concludendo così una stagione intensa e produttiva che ha visto Benetti impegnato in un’impresa eccezionale: la costruzione in parallelo di 3 imbarcazioni superiori ai 100 metri e il varo in soli 100 giorni di tre giga yacht.
Liguria Nautica era presente al varo del giga yacht FB275. Prima della cerimonia, alla presenza di ospiti e autorità, Paolo Vitelli, fondatore e presidente del gruppo Azimut Benetti e Franco Fusignani, CEO di Benetti Yachts, hanno incontrato i giornalisti per presentare la “Giga season di Benetti”.
Tre yacht oltre i 100 metri costruiti in parallelo e varati in 100 giorni sono un traguardo reso possibile soltanto grazie ad un ambizioso piano industriale, che ha comportato importanti investimenti finanziari (in infrastrutture, organizzazione, sicurezza delle persone e degli stabilimenti). In particolare, l’ampliamento del cantiere di Livorno, con la costruzione di due capannoni di ultima generazione – solo questi costati oltre 18 milioni di euro –, ha permesso a Benetti di aumentare in modo massiccio la propria capacità produttiva.
Quella del varo dei tre giga yacht è una sfida che si inserisce perfettamente nella tradizione del brand Benetti, fatta di sfide continuamente superate, a partire dall’intuizione dei fondatori che, già nei primi anni del ‘900, passarono con successo dalla costruzione di navi per il trasporto commerciale alla realizzazione di imbarcazioni da diporto.
“In questo momento -ha detto Paolo Vitelli- nel mondo ci sono 18 giga yacht in costruzione, con un valore medio che oscilla tra i 250 e i 300 milioni di euro per unità. La media è di 4 consegne all’anno. Noi vogliamo arrivare a fare almeno una consegna all’anno e quindi detenere il 25% del mercato“.
“Con questi 4 giga yacht –ha spiegato il CEO Franco Fusignani– abbiamo creato una cultura interna, un gruppo di fornitori e personale altamente specializzato. E ora ripartiremo queste competenze in tutti i settori del gruppo Azimut Benetti“.
“Per costruire tre yacht da più di 100 metri in parallelo -ha sottolineato Fusignani- abbiamo creato dei team da 40/50 persone per ogni giga yacht, con una struttura centrale pronta a supportare ogni crisi. Avevamo tre cantieri all’interno dello stesso cantiere, lavorando con fornitori e uffici trasferiti a bordo nave. Il tutto con una pianificazione severissima per ogni attività, che da trimestrale è diventata giornaliera, senza il minimo tempo d’attesa“.
Ma chi è l’armatore tipo di un giga yacht? “Scende l’età media dei clienti -ha spiegato Vitelli- sono tutti più giovani e più creativi. Non accettano una proposta ma creano una competizione tra di loro per chi è stato il più capace a creare un’espressione di sé stesso. Inoltre aumenta l’internazionalità dei mercati. Non più solo Usa, Europa e arabi, stiamo aspettando anche la Cina. Appena le loro tensioni caleranno, anche loro sono pronti a entrare nel mondo dei giga yacht“.
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