Si tratta di un "duetto" composto da un non meglio identificato Cielo d'Alcamo nella seconda metà del XIII secolo sicuramente nella Sicilia nord occidentale.
argomento, linguaggio e ritmo sono di base sostanzialmente popolaresca, a tratti carica di pesanti allusioni, ma i caratteri metrici e quelli espressivi denunciano un autore certamente dotto e certamente di cultura affine alla contemporanea Scuola Siciliana istituita dallo "Stupor Mundi"
E' una composizione giullaresca, intricata e divertente che presenta una classica situazione del genere letterario "contrasto": una schermaglia amorosa particolarmente vivace entro alla quale si stagliano due personaggi reali e carnali: un dongiovanni da taverna e una popolana interessata e falsamente ritrosa.
Un vero e proprio mimo giullaresco fresco, sincero ed infine raffinatissimo.
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