(Agenzia Vista) – ROMA, 3 Febbraio 2015 – È il giorno del giuramento e dell’insediamento al Colle per Sergio Mattarella, dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana. Dopo essersi dimesso ieri sera da giudice della Consulta, Mattarella è stato oggi a Montecitorio per il Giuramento e il Messaggio alla Nazione. Dopo aver giurato davanti alle Presidenti della Camera e del Senato Laura Boldrini e Valeria Fedeli e alle Camere congiunte (con la rituale formula "Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione"), Mattarella si è quindi rivolto ai parlamentari e all’intero Paese che lo ha seguito in diretta TV e streaming.
Nel suo Discorso agli italiani, applaudito dalla stragrande maggioranza delle forze politiche presenti in Aula, il neo Presidente ha immediatamente messo in luce le conseguenze della crisi e della mancanza di lavoro che hanno generato "ingiustizie, emarginazione e solitudine", sottolineando come la soluzione ai problemi dell’occupazione, il ritorno alla crescita e il cammino delle riforme istituzionali misurerà quanto le "istituzioni siano vicine al popolo". Ha inoltre manifestato l’orrore collettivo verso la minaccia del terrorismo fondamentalista, ha parlato della “frontiera di speranza” rappresentata dall’Unione Europea, di lotta alla mafia e alla corruzione che ha raggiunto livelli intollerabili, dei Marò in India e dei civili impegnati in opere di coordinazione all’estero, ha celebrato il ruolo di pace e sicurezza delle Forze Armate, ma soprattutto ha più volte insistito sulla necessità di ispirarsi ai valori della Carta Costituzionale.
Il Presidente della Repubblica è infatti "garante della Costituzione. La garanzia più forte della nostra Costituzione consiste, peraltro, nella sua applicazione. Nel viverla giorno per giorno. Garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro. Significa riconoscere e rendere effettivo il diritto al lavoro. Significa promuovere la cultura diffusa e la ricerca di eccellenza, anche utilizzando le nuove tecnologie e superando il divario digitale. Significa amare i nostri tesori ambientali e artistici. Significa ripudiare la guerra e promuovere la pace. Significa garantire i diritti dei malati. Significa che ciascuno concorra, con lealtà, alle spese della comunità nazionale. Significa che si possa ottenere giustizia in tempi rapidi. Significa fare in modo che le donne non debbano avere paura di violenze e discriminazioni. Significa rimuovere ogni barriera che limiti i diritti delle persone con disabilità. Significa sostenere la famiglia, risorsa della società. Significa garantire l'autonomia ed il pluralismo dell'informazione, presidio di democrazia. Significa ricordare la Resistenza e il sacrificio di tanti che settanta anni fa liberarono l'Italia dal nazifascismo. Significa libertà. Libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nella sfera personale e affettiva. Garantire la Costituzione significa affermare e diffondere un senso forte della legalità".
Concluso il suo Discorso, mentre le Frecci Tricolori sfrecciavano nei cieli di Roma, Mattarella ha quindi reso omaggio all’Altare della Patria a Piazza Venezia, accompagnato dal presidente del consiglio Matteo Renzi, dove ha posato una corona al sacello del Milite Ignoto. Da lì si è diretto al Quirinale per ricevere gli onori militari, incontrare il suo predecessore Giorgio Napolitano e insediarsi ufficialmente quale nuovo Capo dello Stato.
fonte
VISTA Agenzia Televisiva Parlamentare / Alexander Jakhnagiev
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