Il libro che presentiamo oggi è la "Storia della scuola italiana", pubblicata da Morcelliana Scholé, a cura di Fulvio De Giorgi, Angelo Gaudio e Fabio Pruneri.
Si tratta della nuova edizione riveduta, aggiornata e ampliata del "Manuale di storia della scuola italiana. Dal Risorgimento al XXI secolo", pubblicato dalla stessa casa editrice nel 2019.
Dalla prima pubblicazione sono passati 4 anni: può sembrare un tempo breve, ma la densità di eventi e sconvolgimenti che ha caratterizzato questo periodo ha fatto ritenere opportuno far ritornare gli autori e le autrici sulle loro riflessioni e ridefinire il progetto complessivo.
Esperienze di portata epocale come l'epidemia di Covid-19 e poi il ritorno, dopo decenni, dello scenario di guerra sul suolo europeo non possono non avere ripercussioni sulle istituzioni scolastiche, sui metodi che esse adottano per assolvere i loro compiti - l'istruzione, l'educazione e la formazione - e sui contenuti fondamentali di un'esperienza educativa segnata, ormai da tempo, sul piano sociale e culturale, dall'incontro di cultura e dalla centralità dell'edificazione delle condizioni per la convivenza tra individui e comunità.
Sul piano della struttura, il volume mantiene gli aspetti fondamentali con cui si era presentato sul mercato quattro anni fa e che erano stati recepiti positivamente da lettori e lettrici. Ci si riferisce, in particolare, alla sua struttura di raccolta di capitoli, ognuno opera di diversi autrici e autori. Sono 12 in tutto, per 11 capitoli accompagnati da una Premessa, ad opera di Fulvio De Giorgi, che cerca di tracciare le direttrici principali della storia della scuola nel contesto delle istituzioni e della società nell'Italia unita.
Sempre come nella prima edizione, la successione dei capitoli inizia con una panoramica della situazione scolastica degli Stati italiani negli anni della Restaurazione, per poi lasciare spazio a una serie di interventi, ciascuno concentrato su uno dei vari ordini e gradi del sistema scolastico italiano, dai servizi per l'infanzia all'università, seguendone gli sviluppi, dall'applicazione a tutta la nazione della legge Casati del 1859 e fino agli sviluppi di attualità.
Prosegue, poi, sempre nel solco della precedente edizione, con alcuni contributi di natura tematica e trasversale, che seguono, nel lungo periodo, alcune questioni di fondo dello sviluppo del sistema di istruzione nazionale, come il rapporto tra scuola e sviluppo economico, il tema del genere - col ruolo delle donne a scuola, sia in quanto studentesse sia in quanto di insegnanti - e l'importante questione dell'insegnamento religioso e più in generale dei rapporti tra Stato nazionale e cattolicesimo sul terreno nevralgico dell'educazione.
Chiude la serie di interventi quella che è la maggiore novità di questa nuova edizione, insieme agli aggiornamenti puntuali dei singoli capitoli e della bibliografia finale di riferimento: un capitolo inedito, incentrato sulla comparazione della situazione scolastica e universitaria italiana dell'ultimo trentennio con gli altri Paesi sviluppati, in particolare con l'Unione europea e gli Stati Uniti.
L' ultima parte si concentra, dunque, sull'evolversi quantitativo e qualitativo delle dinamiche di spesa della popolazione studentesca e del corpo docente, nel tentativo di offrire un quadro chiaro di come l'Italia si sia inserita nel generale trend neo-liberale che ha caratterizzato gli ultimi decenni di approccio alle politiche pubbliche nel mondo occidentale.
Il volume, concludendo, trova la sua collocazione privilegiata nel mercato della didattica universitaria: esso, infatti, è un supporto aggiornato e autorevole che vede la partecipazione di alcuni dei maggiori specialisti nei vari campi della storia della scuola, utilizzabile per la manualistica storico-educativa e storico-scolastica, per la preparazione di corsi sulla legislazione scolastica italiana, per programmi di studio e appuntamenti seminariali variamente incentrati su discipline educative e storiche, oltre che, in generale, per i percorsi di formazione del personale docente primario e secondario.
Il libro è però anche un riferimento fondamentale per chiunque intenda affrontare il tema della scuola italiana dal punto di vista storico, per ricerca, per elaborazione di scritture accademiche, per cultura personale.
I capitoli che esso raccoglie sono il punto di partenza per porre, in una prospettiva di più lungo periodo, questioni e problemi di attualità. E i suggerimenti di lettura della bibliografia di riferimento offrono un quadro completo, su cui costruire un esaustivo percorso di approfondimento sui singoli argomenti.


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