Dopo la pausa estiva, Andrea Delitala, Head of Multi Asset Euro, approfondisce l’analisi dei mercati finanziari di settembre 2024.
Agosto ha portato un growth scare, ovvero una maggiore apprensione per la crescita economica, accompagnata da oscillazioni di mercato ed enfatizzata dai carry trade. L’esempio più evidente è quello del Giappone, dove si sceglie di indebitarsi in yen per investire in borsa. La violenta correzione del mercato del 9% nelle azioni globali è tuttavia stata recuperata entro la fine del mese, e i bond hanno mantenuto guadagni del 2-3% in eurozona e USA.
Ciò che resta ancora aperto è verificare se le attuali nuove preoccupazioni siano un’altra oscillazione nella percezione degli analisti o qualcosa di più profondo, forse legato alla fine del supporto fiscale negli Stati Uniti o all’effetto ritardato delle restrizioni monetarie.
Altrettanto importante è la reazione della Federal Reserve a questi segnali contrastanti: dopo Jackson Hole ha infatti attivato l’indicatore di recessione Sham Rule. Sarà fondamentale nei prossimi mesi continuare ad osservare se l’intervento della FED possa essere sufficiente a mantenere la crescita vicino al potenziale.
In questo mese le valutazioni di mercato sono sfidanti sia per le azioni dei mercati sviluppati che per i bond. Infatti, gli indici azionari sono tornati a indicare uno scenario quasi di no landing, mentre i bond sembrano incorporare una certa probabilità di recessione. Ad esempio, il rendimento del T-note è al 3,8% sensibilmente sotto alla stima di fair value, mentre le previsioni sugli utili per azione sono peggiorate con una stima per il 2025 ben al di sotto del consenso del mercato.
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