Tratto da: Pasqualino Settebellezze di Lina Wertmüller 1972
Discorso dell'anarchico spagnolo, sull'umanità e la speranza.
Visione tetra ma realistica sull'essere umano, il consumismo ed il suo distacco dalla natura.
In un campo di concentramento, Pasqualino detto "Settebellezze" (a causa del suo fascino con le donne) cerca un modo per scappare e tornare alla vita, ricordando che la madre da bambino le diceva spesso, che ogni persona per quanto cattiva possa sembrare, ha sempre in fondo un po di umanità e di amore o bisogno di amore, Pasqualino cerca di corteggiare un colonnello donna per guadagnarsi la libertà.
L'amico Francesco gli dice che è una pazzia ma Pasqualino ci vuole provare comunque.
Interviene l'anarchico spagnolo, dicendo che secondo lui siamo destinati alla fine dell'umanità a meno che non nasca un nuovo uomo, piu rispettoso della natura e in equilibrio con essa.
Questo monologo mi ha colpito molto, ed è cio che penso dell'essere umano... ahimè, se non nasce un "nuovo uomo" una nuova ottica di pensiero libertario, se non torniamo all'equilibrio con la natura, arriveremo ad ucciderci l'uno con l'altro per un pezzo di pane o una mela...
Come siamo arrivati a tutto questo?
Anche io però come il "compagno spagnolo" del film, nell'umanità ci credo ancora e vorrei svegliarmi in un mondo libero domani.... ma sarebbe troppo bello e troppo facile, allora anzi che svegliarmi in un mondo libero, preferisco vivere qui, ma lottando e morire cercando di rendere il mondo libero per chi verrà domani, per i nostri figli e i figli dei nostri figli.
![](https://i.ytimg.com/vi/a2U5K7eYoy8/mqdefault.jpg)