E dopo gli anni della pandemia, con la passione per certi aspetti già scemata dopo l'autoretrocessione, è tornato il grande pubblico al PalaCarrara.Il sold out di gara 2 nella finale playoff contro Torino, ha certificato il rinato entusiasmo del popolo biancorosso per una squadra ed un gruppo che negli ultimi 2 anni ha saputo far sognare, con una semifinale conquistata nella scorsa stagione e con una finale sul 2-0 che significa avere un piede e mezzo in A1.Sarà difficile, sarà dura e complicata, ma manca veramente poco alla vetta e questa squadra ha dimostrato che nelle difficoltà riesce a compattarsi come un pezzo di granito, anzi come il marmo di Carrara, vedi proprio la voglia di stare in campo di Lorenzo Saccaggi nonostante l'infortunio alla spalla.La passione che trasuda il PalaCarrara è cosa rara nei palazzetti italiani; l'alchimia tra squadra e tifoseria è forte e spesso manda in confusioni i malcapitati avversari, che si chiamino Logan o Guariglia, Pepe o Baldi Rossi.Le code ai botteghini, le magliette rosse, la canzone di Gianluca Grignani al termine delle ultime sfide, la Destinazione Paradiso agognata da una città. Adesso è il momento giusto per gettare la basi di un nuovo futuro, ripartendo dai tanti giovanissimi sulle tribune dell'impianto di via fermi, da un settore giovanile che deve essere un punto di riferimento per una città che continua ad essere l'unica vera realtà Toscana del basket in serie A.Adesso la serie si sposta a Torino e Pistoia ha tutte le carte in regola per strappare in Piemonte il punto decisivo. Altrimenti si torna al PalaCarrara, con una città che è pronta a spingere i biancorossi ad una impresa d'altri tempi, una impresa che è lontana esattamente 10 anni.
