TUTTE LE IMMAGINI SONO MIE.
ALL THE IMAGES ARE MINE
Music: “Bolereando” Quincas Moreira, utilizzabile liberamente
TESTO ITALIANO
Se vi dicono che il nome di Syri i Kaltër (Occhio Blu) -assegnato a un laghetto di acqua cristallina nel Sud dell’Albania- viene da un’antica leggenda, probabilmente penserete a una romantica storia d’amore con una principessa dagli occhi azzurri come protagonista. Niente affatto. Un tempo, un drago tiranneggiava la regione, obbligando gli abitanti a offrirgli continuamente bellissime fanciulle che divorava con gusto. Ma un giorno un furbo contadino spinse verso il drago un asino carico di paglia. Il mostro spalancò la bocca per divorarlo con un sol boccone, ma in quell’istante il contadino diede fuoco alla paglia. Il drago morì, e durante l’agonia perse il suo occhio azzurro che andò a formare la magnifica sorgente oggi nota come Syri i Kaltër.
A quanto pare, il drago lasciò alla sorgente qualche misterioso potere. Infatti nel 2002 alcuni speculatori italiani e albanesi complottarono per captare la sorgente e portarne l’acqua in Italia con un acquedotto subacqueo sotto l’Adriatico (la distanza minima fra la costa pugliese e l’Albania è di appena 72 km). Per tutta risposta, la sorgente si seccò completamente.
Durante il regime marxista del “compagno” Hoxha, tutta l’area di Syri i Kaltër era vietata ai comuni mortali, essendo un luogo di delizie riservato solo a Hoxha e alla “nomenklatura” comunista. Così andavano le cose nei paesi cosiddetti comunisti dell’Est Europa.
La sorgente dell’Occhio Blu è una tipica sorgente carsica, con una portata media di 6 mc/s, che diventano 11 considerando una ventina di altre grosse sorgenti che sgorgano nelle vicinanze. Grazie all’umidità e alla bassa quota (150-170m) nell’area cresce una vegetazione lussureggiante che attira animali come il lupo e perfino lo sciacallo.
Questo piccolo paradiso si trova ad appena una ventina di km dai centri turistici della costa, perciò diventa sovraffollato in piena estate,
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