Vincenzo Cardarelli: OTTOBRE - Le videopoesie di Gianni Caputo
Un tempo, era
d'estate,
era a quel fuoco,
a quegli ardori,
che si destava la
mia fantasia.
Inclino adesso
all'autunno
dal colore che
inebria,
amo la stanca
stagione
che ha già
vendemmiato.
Niente più mi
somiglia,
nulla più mi
consola,
di quest'aria che
odora
di mosto e di
vino,
di questo vecchio
sole ottobrino
che splende sulle
vigne
saccheggiate.
Sole d'autunno
inatteso,
che splendi come
in un di là,
con tenera
perdizione
e vagabonda
felicità,
tu ci trovi
fiaccati,
vòlti al peggio e
la morte
nell'anima.
Ecco perché ci
piaci,
vago sole
superstite?
che non sai dirci
addio,
tornando ogni
mattina
come un nuovo
miracolo,
tanto più bello
quanto più
t'inoltri
e sei lì per
spirare.
E di queste
incredibili
giornate
vai componendo
la tua stagione
ch'è tutta una
dolcissima
agonia
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