L'impegno di Alfred, Zalfa e Lynn, giovani libanesi che si battono per la rinascita di Beirut, la loro città tanto amata e oggi così ferita
C’era una volta la Beirut trasgressiva, liberale, la Parigi del Medio Oriente. Dopo la guerra civile, i conflitti regionali, l’ascesa delle milizie e, recentemente, la crisi economica, l’esplosione al porto e il Covid, i più se ne sono dimenticati. Ma questi eventi eccezionali, queste “fratture” della storia, come le definisce l’artista libanese Alfred Tarazi, “sono lo strumento per cercare nel passato l’identità di una città e costruire ponti con il suo presente, per un futuro tutto da ricostruire”.
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Pubblicato il 5 giugno 2021
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