ANTONELLA CILENTO: LISARIO O IL PIACERE INFINITO DELLE DONNE (MONDADORI)
intervento di AURORA SPINOSA
Galleria Fiorillo Arte
Napoli, 24 Settembre 2014
Nella Napoli spagnola, nella Napoli di Masaniello, tra le vie-mercato dove serpeggiano epidemie e balordi dai denti marci, sporche, bigotte e maleodoranti, tra il via vai di suore e pittori che cercano fortuna, tra regnanti goliardici, ingordi e panciuti, Lisario ha trovato pace nel sonno. Un sonno profondo e indomabile. Lisario, dorme e nessuno riesce a svegliarla. Dorme la giovane ragazza dai capelli lunghi e neri, figlia del Generale dell’esercito. Dorme invece di cantare, lei cui cantare piaceva tanto ma a cui il “gozzo” è stato amputato. Tra ninnoli, baldacchini, profumi e belletti, dorme a dispetto dell’essere Femmina. Ma ancora più inaccettabile del sonno perpetuato, la Femmina sa scrivere. Oh che eresia. Una femmina che scrive e legge. Meglio non dirlo. E allora a chi mai scrivere. Alla Signora Santissima della Corona delle Sette Spine Immacolata Assunta e Semprevergine Maria. E cosa scriverle mai? Delle Novelle Esemplari dell’eccellentissimo Signor Miguel de Zerbantes o – in confidenza – chiederle se Lei, che è stata moglie e madre, avesse mai provato piacere con il suo sposo paziente, lavoratore e silenzioso. Anche Lisario ha provato piacere ma non per volontà, non con trasporto, non con partecipazione. Un dottorino, mascalzone, senza infamia e senza lode, chiamato a svegliare quella Figlia Sfortunata, così come tanti avevano tentato prima di lui, dall’attrazione del corpo più che dallo spirito scientifico, ha avuto l’ardire di toccare la sua intimità, più o più volte. Lei inerme, contrariata in silenzio ha conosciuto il piacere dell’esplorazione e del ventre.
Antonella Cilento Lisario Mondadori Napoli Premio Strega 2014
Video: TV Cultura Bruno Aymone Channel
Montaggio: Fatima Estrella
Ottimizzazione: Lucrezia Verbena
Postproduzione: Baypressagency
Regia: Bruno Aymone
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