Duetto virtuale con Lucio, suo conterraneo, un momento unico arricchito da rare immagini: “Ho chiesto alla Fondazione Dalla e alla Sony di estrarre la voce originale del brano ‘Stella di mare’, in cui lui ha una voce che alza il livello della fantasia in chi ascolta, ha una timbrica con un impatto magico, è come un segreto”, racconta Cremonini, “I master tra l’altro erano nascosti in una foresta in Germania, li ho fatti portare come una reliquia a Bologna. Così per la prima volta la voce di ‘Stella di mare’ è stata estrapolata: ascoltandola in questo modo, si sente la stanza in cui Lucio Dalla canta, con i rumori di sottofondo, i suoi sospiri. La mia idea un po’ pazza era duettare veramente, volevo portarlo dove dev’essere secondo me: negli stadi, fisicamente, in un grande concerto di musica italiana. Io ho davvero l’impressione che sia sul palco con me. Lui a un certo punto appare negli schermi. Non è un omaggio, l’intenzione è stare lì con lui. La tecnologia oggi ci permetterebbe di avere un ologramma, ma la voce di Lucio è così potente che sembra di averla lì. La scaletta qui si ferma, a metà, per questo ci sono diversi blocchi: fa da spartiacque”.
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