In 48 ore il cratere Voragine ha dato vita a due parossismi vulcanici di lunga durata. Quello del 7 luglio ha presentato delle fontane di lava più alte. La ricaduta di sabbia e lapilli ha colpito il versante est, tra Zafferana e Milo.
La particolarità di questo evento è stata che, nella sua fase finale, abbiamo assistito ad una continua diminuzione e crescita dell'attività, come se volesse finire ma poi arrivasse un nuovo breve carico di magma da buttare fuori. L'attività andava a diminuire, con le classiche esplosioni a bolla che accompagnano spesso la fine di un parossismo; poi, però, l'attività tornava ad aumentare, con la comparsa di fontane di lava, che dopo pochi minuti cessavano, per poi ricominciare ancora una volta poco dopo.
Questo tipo di fenomeno lo abbiamo visto capitare più volte al Cratere di Sudest, anche se alla Voragine credo che non si sia mai verificato, sicuramente non con questi ritmi.
Ancora una volta, abbiamo avuto testimonianza dell'estrema variabilità dei fenomeni vulcanologici che contraddistinguono questo vulcano.
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