"Ogni atto di consumo presume soddisfazione istantanea e parimenti istantanea obsolescenza dell'oggetto consumato". Nella modernità liquida uomini e donne sono disperati perché abbandonati a se stessi, privi di legami stabili, ansiosi di instaurare legami ma terrorizzati all'idea che tali legami possano limitare o persino compromettere la loro libertà di tessere nuove connessioni.
Il nuovo protagonista è il consumatore a cui tutto è dovuto, con la promessa di essere "soddisfatto o rimborsato", connessioni comprese: ora gli incontri sono virtuali e se una connessione non lo appaga, il consumatore può tranquillamente premere il pulsante "cancella" e uscire facilmente da una situazione scomoda. Le connessioni sono relazioni virtuali che dettano il modello da seguire ed escludono qualsiasi altra forma di relazione profonda: o ci si adegua oppure si viene tagliati fuori.
Bisogna correre e vivere un'eccitante avventura che verrà rapidamente sostituita da quella successiva, in un vortice senza fine. Tuttavia, quel tedio, quel peso, quel male di vivere che la velocità avrebbe dovuto spazzare via rimane esattamente al suo posto e non scompare!

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