In data 9 agosto 2019 è entrata in vigore la Legge 69/2019, di iniziativa governativa, recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”, denominata “Codice Rosso”. Tale normativa è stata introdotta per rendere più efficaci gli strumenti di contrasto alla violenza di genere in Italia, che vede l’aumento delle denunce negli ultimi anni. Quale il bilancio dopo un anno dall’entrata in vigore di queste norme?
La finalità del Codice Rosso è quella non solo di punire gli autori delle violenze, ma anche di proteggere e dare sostegno alle vittime, fin dalle fasi iniziali del procedimento e rendere più efficace e tempestiva la risposta giudiziaria. Le norme introdotte, tra cui l’obbligo di ascolto entro tre giorni, cosa hanno cambiato concretamente per la protezione della donna che denuncia le violenze subite? Dopo l’ascoltato delle vittime cosa accade, quali sono i tempi per provvedimenti di protezione? Vengono fornite alle donne informazioni sui Centri antiviolenza presenti nel territorio? Persistono ancora stereotipi e pregiudizi sulle donne maltrattate all’interno dei contesti nei quali dovrebbero trovare ascolto e protezione: forze dell’ordine, operatori del diritto, servizi sociali? Quali gli esiti dei processi, quando vengo celebrati? I dati e le riflessioni della Procura della Repubblica e del Tribunale di Bologna, anche attraverso un confronto con altri Fori.
Saluti di Susanna Zaccaria, Assessora Pari Opportunità del Comune di Bologna
Modera: Elena Tasca, Avvocata di Casa delle donne
Intervengono:
Paola Di Nicola, Giudice Tribunale Penale di Roma
Paola Passerone, Giudice Tribunale Penale di Bologna
Lucia Russo, Procuratrice aggiunta della Procura della Repubblica di Bologna
Tiziana Zambelli, Presidente della Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati
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