In questo tempo difficile tra paura del contagio e limitazioni alla libertà personale, vogliamo contribuire a fare chiarezza su come mantenere la salute degli occhi e della vista.
CORONAVIRUS E OCCHI: Occhiali, Mascherine e Guanti
Oggi si parla tanto di mascherine e di guanti per proteggersi dal virus, non tutti sanno che gli occhiali sono almeno altrettanto importanti.
Il Virus entra nel nostro organismo attraverso il contatto con Occhi, Naso e Bocca. Questo contatto può avvenire se una persona a noi vicina starnutisce oppure se mentre parla goccioline di saliva raggiungono il nostri Occhi, Naso o Bocca. La via più frequente di contagio è il contatto delle mani sporche con Occhi Naso o Bocca.
La mascherina è utile quando si è a distanza ravvicinata con le altre persone e non per esempio se si fa una passeggiata. La mascherina se si indossano occhiali o lenti a contatto deve appena coprire il naso se viene messa troppo in alto rischia di infastidire gi occhi o appannare gli occhiali
I guanti sono utili a patto che non diano un falso senso di sicurezza per cui con i guanti sporchi ci si tocchi il viso oppure cellulare o chiavi che possono poi diventare veicolo di infezione.
In questo momento è meglio evitare le lenti a contatto – gli occhiali proteggono le lenti a contatto no. In più occorre fare grande attenzione all’igiene delle mani e dell’ambiente dove si applicano e rimuovono.
Le lenti a contatto in condizioni normali possono associarsi a senso di fastidio o secchezza soprattutto se tante ore davanti a Tablet o PC come in questo momento. Indossando le lenti a contatto è più facile che si abbia voglia di toccarsi gli occhi e questo non è proprio il momento.
Inoltre in qualche caso l’uso delle lenti a contatto si associa a congiuntivite e la congiuntivite può essere un segno di infezione da Coronavirus. Il medico che in Cina ha segnalato per primo l’epidemia da Coronavirus è un Oculista che è pure morto a soli 34 anni Li Wenliang,
CORONAVIRUS E CONGIUNTIVITE
Chi accusa fastidio, bruciore, prurito e /o lacrimazione in questo periodo si deve preoccupare? Questi sono tutti sintomi di congiuntivite. Siamo ad Aprile e probabilmente si tratta di una congiuntivite allergica.
Soprattutto la presenza di prurito è tipica di congiuntivite allergica stagionale, inoltre la congiuntivite allergica tende a riproporsi ogni anno in primavera ed autunno.
Un marcato arrossamento dell’occhio è più facilmente riconducibile ad una infezione da CoronaVirus o una congiuntivite batterica. Le congiuntiviti batteriche sono più frequenti nei portatori di lenti a contatto. La presenza di sintomi respiratori (tosse, febbre, mal di gola) associati alla congiuntivite lasciano supporre una congiuntivite da Coronavirus.
COLLIRI E CONTAGIO DEL CORONAVIRUS
Ci si potrebbe domandare se l’utilizzo di colliri come lacrime artificiali oppure i colliri del glaucoma possono favorire il contagio del Virus.
I colliri di per se anche se vanno a finire in gola non aumentano il rischio di contrarre il Virus purchè ci si attenga ad un’accurato igiene delle mani prima e durante l’instillazione degli stessi.
Ricordiamo che è sempre buona norma lavarsi le mani prima di instillare i colliri ed inoltre è importante che il beccuccio del collirio non tocchi l’occhio o le dita o la pelle intorno all’occhio per non contaminarlo.
IL CORONAVIRUS O LA SUA TERAPIA POSSONO COMPROMETTERE GLI OCCHI
Il coronavirus oltre a causare congiuntivite può creare dei problemi ai nervi che comandano i movimenti degli occhi. Sono state descritte dai colleghi cinesi forme di strabismo conseguenti al COVID del resto non sorprende che il virus che danneggia le terminazioni nervose responsabili di gusto e olfatto possa alterare le terminazioni nervose deputate al movimento degli occhi.
Uno dei cardini della terapia del COVID-19 è il Plaquenil la idrossiclorochina un antimalarico utilizzato comunemente in pazienti che soffrono di malattie su base autoimmune. – Questo farmaco può causare maculopatia quando viene utilizzato per lunghi periodi come fanno le persone affette da malattie autoimmuni come la artrire reumatoide. Pertanto l’utilizzo del Plaquenil è sconsigliato nei pazienti affetti da maculopatia. Chiunque soffra di maculopatia e si ritrovi oggi affetto da COVID-19 può tranquillamente assumere il Plaquenil in quanto l’effetto negativo sulla maculopatia si osserva solo dopo uso prolungato di anni e nel caso del COVID la terapia è al di sotto di un mese.
QUANDO RIPRENDE LA VITA NORMALE?
Ci vorranno mesi, dovremo abituarci a convivere con alcune restrizioni e forme di attenzione in più. Almeno fino a quando non ci sarà una cura efficace oppure un vaccino efficace. Pfizer e tedesca Biontech lavorano insieme a vaccino che sarà testato sull’uomo a fine aprile.
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