LA VOCE PAVESE - BAMBINO BULLIZZATO A PAVIA, L'INTERIVSTA ALLA MAMMA-INSEGNANTE SBIGOTTITA
"Per un genitore lasciare un figlio a scuola è un atto di fiducia totale. Le insegnanti sono madri e hanno un potere enorme. Quando ho saputo che mi hanno denunciata mi sono dovuta sedere e mi sono messa a piangere. Ora ho l’ansia e dormo male". La parole della mamma del bambino bullizzato alla scuola di Pavia da sue colleghe maestre, contenute in un'intervista pubblicata sul quotidiano La Repubblica, pesano come macigni e interrogano su cosa dovrebbe essere la buona scuola. Non solo le tre maestre della scuola elementare Carducci di Pavia non si sono mai scusate per gli insulti rivolti a suo figlio di 8 anni, tra cui "pirla", "sporco", "m..da". La mamma e insegnante di italiano, storia, geografia e arte motoria nello stesso istituto frequentato dal bambino, secondo le accuse "bullizzato" per mesi da tre docenti, in seguito sospese dall'incarico, è stata ora denunciata a sua volta per essersi introdotta "abusivamente "nella conversazione telematica della collega, violando anche la sua corrispondenza. Nelle chat al centro del suo esposto, presentato in varie sedi tra cui anche in procura, si vedono anche immagini denigratorie, tra cui una foto in cui il piccolo è seduto a braccia conserte, con un'espressione visibilmente arrabbiata, dopo essere stato buttato fuori dalla lezione di musica. "Ci è rimasto malissimo - il messaggio di Whatsapp a corredo della foto scattata e inviata da una delle insegnanti - . Spero serva di lezione". La replica: "Fatto bene. È ora di finirla di scassare". La donna, 38 anni, oggi ha deciso di parlare per spiegare il suo sbigottimento di fronte al silenzio delle colleghe che non sembrano essersi ravvedute, almeno pubblicamente.
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