Sono 33 le persone arrestate all’alba di questa mattina a Cassano allo Jonio, nel cosentino, nell’ambito di un’operazione condotta dal Goa e dal Gico di Catanzaro e di Brescia, dalla Compagnia di Policoro, dallo Scico di Roma e dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga della Polizia di Stato. I fermati appartengono tutti al clan degli “zingari” di Cassano i quali, affiliati alle cosche di Corigliano Calabro, gestivano un traffico di sostanze stupefacenti d’ingente portata: oltre 33 le tonnellate di cocaina, eroina e marijuana sequestrate, per un totale di circa 53 milioni di euro. La cocaina arrivava dal Sud America, l'eroina e la marijuana dall'Est Europa attraverso l'Albania e assieme agli stupefacenti le forze dell’ordine hanno confiscato anche kalashnikov, auto di lusso, immobili ed alcune imbarcazioni utilizzate per il trasporto dei carichi. L'inchiesta, coordinata dal procuratore Distrettuale di Catanzaro, Antonio Vincenzo Lombardo, dai Procuratori Aggiunti Giovanni Bombardieri e Vincenzo Luberto e dal Pm Domenico Guarascio, si è basata sull’attività della cosca in questi ultimi anni e racconta come da semplici esecutori gli “zingari” si siano presto emancipati al ruolo di ‘ndrina locale, capace di avere rapporti diretti con una fitta rete di narcotrafficanti internazionali o ammazzare addirittura bambini, come è avvenuto lo scorso gennaio al piccolo Nicola Campolongo di soli tre anni, ucciso e dato alle fiamme insieme al nonno ed alla sua compagna.
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