La strage di Odessa e il nazismo in Ucraina
da Stepan Bandera al Battaglione Azov.
Galleria d'immagini a cura di Federico Berti.
Commento musicale: Valzer in Cm per piano solo
"Odessa", musica di Federco Berti.
Il massacro di Odessa, nel quadro delle proteste Euromaidan, culminate nel rogo dei sindacati adopera delle forze di estrema destra, in cui morirono 48 persone. Il tragico evento ha accelerato un'escalation già in atto da tempo in Ucraina, alimentata anche dall'esterno del paese. Seguiranno otto anni di guerra e la secessione delle regioni sudorientali. Un ruolo fondamentale in quei fatti fu svolto dal Battaglione Azov che esponeva insegne e simboli neonazisti, poi incorporato nelle forze regolari. Sebbene i nazisti nel Parlamento ucraino non superino il 4%, essi sono molto attivi come forze extra-parlamentari. Sostengono di ispirarsi a Stepan Bandera, nazionalista ucraino di idee filo-naziste, stragista antisemita condannato dalla storiografia antifascista, ma tuttora considerato un eroe nazionale in Ucraina. La sua figura è tuttora oggetto di culto, il suo ritratto viene esposto dai manifestanti in chiave nazionalistica e anti-russa, ma anche avversato dagli antifascisti per la sua adesione al nazismo e il suo antisemitismo esasperato. Il culto che gli viene ancora tributato, anche a livello istituzionale. Odessa è considerata il punto di inizio della guerra civile in Ucraina, che ucciderà 15000 persone e porterà alla secessione prima, all'intervento russo poi. Il nazionalismo uccide.
![](https://i.ytimg.com/vi/hXc6gFiWuUE/mqdefault.jpg)