(Agenzia Vista) Roma, 18 aprile 2019
Greta Thunberg al Senato della Repubblica, il meglio del discorso in 180 secondi
"Parlo a nome delle future generazioni: nel 2030 avrò 26 anni e mi dicono che quella sarà un'età meravigliosa perché avrò la vita davanti a me, ma non sono così sicura di questo. Le persone come me hanno avuto tutto quello che potevano immaginare ma forse alla fine non avremo nulla, perché il nostro futuro ci è stato scippato. Ci avete mentito, ci avete dato delle speranze false, ci avete detto che il futuro era una cosa alla quale potevamo guardare, ed è così ma solo per ora". Con queste parole Greta Thunberg, giovane attivista svedese di 16 anni, esordisce a Palazzo Madama in occasione del seminario "Il tempo cambia. E' tempo di cambiare" sugli effetti globali del cambiamento climatico.
La sala Koch del Senato è gremita di ospiti e di senatori, tutti curiosi di conoscere e sentir parlare la ragazza che è diventata l'icona della lotta contro i cambiamenti climatici; ad aprire i lavori la presidente del Senato, Elisabetta Casellati che a margine dell'incontro afferma: "Oggi il messaggio forte che il convegno che si è tenuto in Senato ha voluto dare e' quello che nessuno può voltare la faccia dall'altra parte di fronte a un'emergenza climatica che e' planetaria".
Greta lancia un appello dal Senato italiano e dice: "Dobbiamo porre fine all'uso dei combustibili fossili e ripristinare la natura. Ma voi non siete interessati a ciò che dice la scienza e non ci ascoltate, ma il cambiamento sta arrivando che vi piaccia o meno" e ribadisce che quella del riscaldamento globale è "la più grande crisi dell'umanità" pertanto "dobbiamo trattare la crisi come una crisi" e spiega "la più semplice e la più difficile che abbiamo dovuto affrontare come umanità. La più semplice perché sappiamo cosa dobbiamo fare, la più difficile per gli aspetti economici legati al bruciare idrocarburi".
"Sto viaggiando molto, incontro persone importanti che si congratulano con me, ma per me è strano, non capisco perché si congratulino" continua Greta "milioni di studenti sono in sciopero per il clima, ma nulla è cambiato e le emissioni continuano ad aumentare. Allora perché si congratulano con me?" e aggiunge "Noi non vogliamo sacrificare la nostra educazione e la nostra adolescenza per sentirci dire che valuterete cosa fare, non vogliamo selfie, vogliamo che agiate, che prendiate delle misure perché vogliamo riappropriarci dei nostri sogni e delle nostre speranze" conclude Greta.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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