L'omelia dell’Arcivescovo di Milano Mario Delpini al funerale di Silvio Berlusconi è stata criticata da molte persone, è stata definita un rimprovero freddo a Berlusconi, parole dure non adatte ad un funerale, momento in cui, normalmente, si elogia e si loda la vita del defunto. Eppure, il discorso dell’Arcivescovo ha riportato alla nostra attenzione il fatto che Silvio Berlusconi, prima ancora che un uomo di politica, di affari, di spettacolo, di sport, di scandali, di compromessi, è stato un uomo, un uomo che adesso, nel momento del trapasso, si trova davanti al trono di colui che giudica tutti gli uomini. Anche Berlusconi. Davanti a Dio, Berlusconi è semplicemente un uomo. Un uomo che ha perseguito la vita, l’amore e la gioia con i mezzi e i modi che aveva a propria disposizione e ora, alla fine della corsa, si ritrova, spoglio di tutti i suoi averi, dei suoi titoli, della sua autorità a dover rendere conto della propria vita a colui che l’ha creato.
Le parole finali dell’omelia sono molto forti: _Ecco che cosa posso dire di Silvio Berlusconi. È un uomo e ora incontra Dio._
Asolta l'omelia completa dell'Arcivescovo Mario Delpini: [ Ссылка ]
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