Gero Micciché 01.06.2016
Cgil, Cisl e Uil agrigentine scrivono una lettera all' assessore regionale all' Istruzione, Marziano. Chiesto un incontro urgente sulla questione Università. Gero Micciché.


MICCICHE’
I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil di Agrigento, Massimo Raso, Maurizio Saia e Gero Acquisto, hanno scritto una lettera all’ assessore regionale all’ Istruzione e alla Formazione, Bruno Marziano. L’ oggetto della missiva è la crisi finanziaria e societaria al Consorzio universitario di Agrigento. Raso, Saia e Acquisto ricordano che il comma 8 dell’ articolo 21 della legge regionale numero 3 del 17 marzo 2016 dispone che l’ assessore all’ Istruzione, entro 30 giorni, insieme all’ assessore all’ Economia ed ai Rettori delle Università Siciliane, definisca i criteri di riparto dei fondi a disposizione, 5milioni e 205 mila euro, e poi i rapporti economici - finanziari tra Università e Consorzi Universitari, stabilendo la “governance” e gli obiettivi dell’offerta formativa. “Ebbene – affermano Cgil, Cisl e Uil agrigentine - non abbiamo più notizie di questo riparto, mentre, nel frattempo, l’Università di Palermo ha ulteriormente tagliato l’offerta formativa del Polo universitario di Agrigento”. E non solo. I tre sindacalisti citano altre leggi regionali in materia, come la recente numero 22 del 24 maggio 2016, che, all’articolo 16, ha stabilito che i trasferimenti finanziari sono destinati anche al mantenimento della quota di partecipazione nei Consorzi universitari e negli Istituti superiori di studi musicali. “A fronte di ciò – sottolineano Raso, Saia e Acquisto – la quota di partecipazione dell’ ex Provincia di Agrigento, adesso Libero Consorzio dei Comuni, non è stata versata, e l’ Ente ha dichiarato di non essere nelle condizioni di rientrare”. Cgil, Csil e Uil concludono la lettera chiedendo un incontro urgente all’ assessore Marziano, e aggiungono : “Il silenzio della Regione è assordante e noi siamo davvero preoccupati per il futuro dei lavoratori del Consorzio e per la presenza dell’Università ad Agrigento. I rimanenti soci fondatori (tra Camera di Commercio e Comune di Agrigento) in assenza di risorse, difficilmente potranno navigare lungamente. Vorremmo capire ufficialmente qual’ è la posizione della Regione”.

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