“Pazzi per la creatività dal 1946” recita lo slogan. “Perché la pazzia è una cosa seria”, spiega il resto del testo che racconta i cambiamenti in Armando Testa. A Milano, in avvio dell’appuntamento con la stampa, non c’era l’ad e presidente Marco Testa, quasi a rimarcare l’autonomia e la novità della nuova fase dell’agenzia. Refresh del logo, grande attivismo nel new business di Nicola Belli, neoconsigliere di amministrazione con delega all’innovazione, che dopo altre importanti acquisizioni ha portato a casa lo stakeholder engament (una versione allargata della Csr) di Telecom Italia e il budget Golden Lady. Belli, assieme all’ad di Media Italia, Valentino Cagnetta, ha presentato la nuova struttura dell’agenzia dedicata la digitale e all’unconventional, TDH, affidata alla direzione di Jacopo Morini, che s’interfaccia alla struttura creativa guidata da Vincenzo Celli.
Il logo rivisto allude ad un Armando Testa in ‘mimetica’. “Siamo in guerra, accettiamo il mercato per come è e vogliamo vincere le sfide di tutti i giorni. Il mondo è cambiato e non dipende solo dalla crisi. Dobbiamo saperci calare nella nuova realtà in cui competono i brand dei nostri clienti e che caratterizza la vita delle persone” ha dichiarato Belli. Marco Testa, intervenendo in chiusura, ha detto di essere tentato dall’idea di andare a spingere l’acceleratore sulle attività della sede di Los Angeles dell’agenzia, aperta in collaborazione con due partner dello show e media business americano, e occuparsi di meno di quelle italiane.
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