Kabul (askanews) - "Basta con l'ignoranza" e "giustizia per l'omicidio di Farkhunda" sono tra gli slogan gridati da oltre mille manifestanti, uomini e donne, che hanno sfilato sotto la pioggia a Kabul per protestare contro il linciaggio di una giovane donna accusata di avere bruciato una copia del Corano. I manifestanti si sono radunati davanti alla Corte suprema, alcuni di loro con il volto imbrattato di color rosso sangue.
"E' la prima volta nella storia dell'Afghanistan che ci troviamo di fronte a tanta brutalità, a un atto barbaro e non musulmano, ma disumano contro una donna. Abbiamo già perso molte donne nella lotta per la difesa dei diritti delle donne, per la pace e la democrazia", ha spiegato Soraya Parlika, legale per i diritti delle donne.
Parlika ha ricordato che la barbara uccisione di Farkhunda è avvenuta il 19 marzo a pochi chilometri dal palazzo presidenziale e che nessuno, poliziotti compresi, è intervenuto per salvare la donna e impedire che fosse picchiata e che il suo corpo bruciato fosse gettato nel fiume. Fortunatamente le donne afgane e la maggioranza degli uomini condannano l'omicidio della 27enne e lo definiscono "disumano e barbaro", ha concluso l'avvocatessa.
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