30/Jun/09: A brilliant conversation with two of America's most recognized critics on Michael Jackson's cultural and social impact both globally and specificially for Black people. "Michael Jackson fundamentally altered the terms of the debate about African American music. He was a chocolate, cherubic-faced genius with an African American halo. He was a kid who was capable of embodying all of the high possibilities and the deep griefs that besieged the African American psyche... for America to miss that is to miss the fact that Michael Jackson argued against the very deep and profound bowels of White supremacy in the belly of American political culture... The reality is Michael Jackson's humanity is so deep, the implications and inferences of his art so monumentally and magnificently global, that nothing American television could do to besmirch his character could ever, if you will, deny the legitimate genius that he represents"
30 giugno 2009: Una brillante conversazione con due dei più quotati critici americani sull'impatto sociale e culturale di Michael Jackson, sia a livello globale che in particolare per i neri. "MICHAEL JACKSON HA RADICALMENTE MODIFICATO I TERMINI DEL DIBATTITO SULLA MUSICA AFRO-AMERICANA. LUI ERA UN GENIO CON UNA FACCIA D'ANGELO COLOR CIOCCOLATO CON UN'AURA AFRO-AMERICANA. Era un ragazzino capace di incarnare tutte le maggiori possibilità e le profonde sofferenze che tormentavano la psiche Afro-Americana... per l'America perdere questo è perdere il fatto che Michael Jackson ha argomentato contro le vere e proprie viscere della supremazia bianca nel ventre della cultura politica americana... La realtà è che l'umanità di Michael Jackson è così profonda, le implicazioni e le inferenze della sua arte così enormemente e magnificamente globali, che niente che la tv americana possa fare per infangare il suo personaggio potrà MAI NEGARE IL LEGITTIMO GENIO CHE LUI RAPPRESENTA".
