Ecco l'audio delle telefonate tra Gregorio De Falco, il comandante della Capitaneria di Porto di Livorno ed il Comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino.
Alle 21.49 la Capitaneria di Porto chiama la nave per capire se c'era qualche problema. Al centralino dei Carabinieri infatti erano già pervenute decine di segnalazioni dell'incidente dai passeggeri a bordo della Concordia.
CAPITANERIA: "Concordia. Tutto ok?" - CONCORDIA: "Positivo"
Passano pochi minuti, la nave è già in secca e la Capitaneria ripete la domanda via radio.
CAPITANERIA: "Concordia, chiediamo se da voi è tutto ok...." - CONCORDIA: "E' solo un problema tecnico"
E' ormai passata la mezzanotte. La Capitaneria riesce a rintracciare il Comandante che si trova già a terra, mentre la nave è ancora piena di gente.
CAPITANERIA: "Quante persone ci sono a bordo?" - SCHETTINO: "Due-trecento. Ma ora torno sul ponte. Ero andato a poppa a vedere cosa stava succedendo"
Sono le 00.42 ed arriva un'altra chiamata.
CAPITANERIA: "Quante persone devono ancora scendere?" - SCHETTINO: "Ho chiamato l'armatore e mi dice che in tutto mancano 40 persone"
CAPITANERIA: "Ma com'è possibile, così poche persone? Ma lei è a bordo?" - SCHETTINO: "No, non sono a bordo perché la nave sta appoppando, l'abbiamo abbandonata"
CAPITANERIA: "Ma come, ha abbandonato la nave. Lei adesso torna a bordo; risale la bigaccina e torna a prua a coordinare i lavori. Lei mi deve dire quante persone ci sono, quante donne, quanti bambini e deve coordinare i soccorsi. Comandante questo è un ordine, adesso comando io, lei ha dichiarato l'abbandono della nave e va a coordinare i soccorsi a prua. D'accordo? Ci sono già dei cadaveri....."
SCHETTINO: "Quanti?"
CAPITANERIA: "Dovrebbero dirmelo lei. Cosa vuole fare? Vuole andare a casa?"
SCHETTINO: "Va bene, sto andando"
