Il professor Alberto Carpinteri e il suo gruppo di lavoro ne sono certi. Sanno come si è formato il profilo del corpo impresso sulla Sindone. E sanno anche datarne l'età. Lo ha spiegato ne "La ragione e la passione" il nuovo film documentario prodotto dalla torinese LunaFilm e in occasione dell' Ostensione 2015.
È dal 2014 che gli studi dell'equipe di Carpinteri, che opera al Politecnico di Torino, sono noti: a causare l'impronta sulla Sindone è stato flusso un neutronico scatenato da un forte terremoto che ha colpito Gerusalemme attorno all'anno 30.
Come dire: della Sindone sappiamo molto di più di quanto si pensi, ma ancora non sappiamo di chi è il corpo dell'uomo che in quel lino ê stato avvolto. Le polemiche, sia in ambito scientifico che religioso, non mancano. Sono in molti a ritenere tutto il lavoro di Carpinteri, che parte dalle innovative e anch'esse discusse teorie sul piezonucleare, poco credibile.
Eppure lui è i suoi più stretti collaboratori non retrocedono e rilanciano la sfida. Ne "La ragione e la passione" affermano: "confrontiamoci, mettiamo sul tavolo i numeri, gli esperimenti, le evidenze. Noi siamo pronti”.
Padre Mario Durando si definisce un “divulgatore” della Sindone. Frate cappuccino, è nato e vive a Torino. Da oltre trent’anni legge, si informa, raccoglie dati su tutto ciò che riguarda il “sacro lino”. Di fatto è un esperto, sebbene lo neghi. “Ogni volta che si avvicina un’Ostensione spuntano nuove e spesso stravaganti teorie”, afferma. Padre Mario è un uomo di fede, ma non guarda alla scienza con scetticismo, anzi. “La teoria di Carpinteri è ardita, molto. Ma curiosa. negli anni abbiamo letto e visto approcci ben più stravaganti”.
Per lui la Sindone è un’occasione di riflessione sul senso profondo della scelta cristiana. Comunque la si pensi, in effetti, quel lino racconta la morte di un uomo che ha sofferto come i Vangeli raccontano la passione e la morte di gesù di Nazareth.
Ma la Sindone è vera? “Forse. E forse non lo sapremo mai”. Padre Mario, però, in cuor suo ha una risposta diversa “Le tracce ci sono, indizi anche. E tutti gli indizi ci portano in Palestina, duemila anni fa. Questo è un fatto”.
![](https://i.ytimg.com/vi/n6vjrQfVc5U/maxresdefault.jpg)