Brisighella (Brisighèla in romagnolo) è un comune di 7.840 abitanti della provincia di Ravenna che sorge sull'Appennino Tosco-Romagnolo, sulla strada tra Ravenna e Firenze. Il borgo è caratterizzato da tre pinnacoli rocciosi, su cui poggiano la rocca manfrediana (sec. XIV), il santuario del Monticino (secolo XVIII) e la torre detta dell'Orologio (sec. XIX).
Le sue origini risalgono alla fine del 1200, quando il condottiero Maghinardo Pagani edificò, su uno dei tre scogli di selenite, la roccaforte più importante della Valle del Lamone. Nel 1310 Francesco Manfredi, signore di Faenza eresse su un altro spuntone di roccia la rocca di Brisighella, rimaneggiata da un suo discendente, Astorgio, intorno alla metà del Quattrocento, e completata dai Veneziani nel 1508 con la torre più alta, raccordata alla cinta di mura.
Importante nel borgo e la cosiddetta "Via degli Asini", così chiamata perché vi passavano le carovane di animali adibiti al trasporto del materiale dalle vicine cave di gesso. La strada è in realtà un lungo portico, che un tempo poggiava su una base di roccia sulla quale sorgeva una compatta fila di case a protezione del lato sud del borgo. Solo in un secondo tempo lo zoccolo fu scavato per ricavarne stalle, fondaci e negozi, trasformando così il portico in una "sopraelevata".
Qui nacquero i cardinali Lega (1860), Monduzzi, Cicognani e Silvestrini.
Brisighella è stata insignita delle più prestigiose certificazioni (Borghi più Belli d'Italia, Cittaslow, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano), a testimonianza delle sue eccellenze e della sua qualità di vita.
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