Oramai lo abbiamo visto tutti: #Instagram ha #nascosto sotto ogni post il numero totale dei #Like. In privato molti di voi mi hanno chiesto come mai.
Proviamo a dare qualche spiegazione.
Quest'anno Adam Mosseri, Amministratore delegato di Instagram ha spiazzato tutti alla conferenza Facebook F8: “Instagram nasconderà i like” dando come motivazione quella di voler rendere il social network un luogo #meno #competitivo.
Da un certo punto di vista non gli si può dar torto: Oramai si era arrivati al punto che soprattutto tanti adolescenti, malati di “mi piace” cancellavano i loro post se per esempio non avevano raggiunto tanti pollici in su quanti magari un loro amico.
Quindi a livello di #PressioneDaSocial probabilmente la scelta non è stata affatto sbagliata. Ma riflettiamo un attimo. Come mai Instagram si e Facebook no? D'altronde non sono lo stesso gruppo, la stessa azienda? Da un mio punto di vista questa scelta strategica va molto oltre alla banale #tutela #psicologica degli utenti.
Fino a quando i like erano pubblici chiunque poteva rendersi conto, soprattutto le aziende, di quanti interazioni poteva avere una persona su un qualsiasi suo post. Per esempio: io azienda produttrice di cosmetici, potevo, soltanto aprendo le pagine di colori che trattavo argomenti di makeup, rendermi conto di quale #influencer aveva maggiori #interazioni e quindi maggiori mi piace sui suoi post e quindi contattarlo per proporgli una #pubblicità per la mia azienda.
Ora, essendo il numero di like sui post nascosti non posso più sapere quale influencer ha maggiori interazioni rispetto ad un altro. Quindi io azienda come posso fare per sapere a chi rivolgermi per aver il maggior ritorno di visibilità possibile? Indovinate un po? Ad Instagram stesso.
Instagram, come Facebook d'altronde, guadagna solo con le pubblicità. Tutti quei post che vediamo tutti i giorni con la scritta “Post sponsorizzato” ma immaginate quanti soldi girano effettivamente al di fuori di questi nelle trattative tra aziende e influencer. Di certo un'azienda come Instagram non poteva farsi scappare questa gallina dalle uova d'oro.
Quindi quale miglior modo di #guadagnare anche da queste trattative ponendosi come intermediari tra aziende ed influencer... Praticamente con questa mossa strategica Instagram diventa di fatto il manager o l'agenzia pubblicitaria degli stessi influencer e le aziende se vogliono avere il maggior riscontro possibile devono per forza di cose rivolgersi all'unica agenzia che conosce i veri numeri delle persone che postano.
Ma perchè solo Instagram e Facebook no? Molto semplice: Facebook, con l'avvento di #Instagram ha perso molto, o meglio, i veri #influencer si sono spostati tutti su Instagram, vuoi perchè è più immediato di Facebook, vuoi perchè è più semplice per postare, vuoi perchè è meno restrittivo rispetto all'altro. Sta di fatto che, in una vita caotica e veloce come quella di tutti i giorni Instagram è molto più visitato e molto più smart rispetto Facebook.
In conclusione questa mossa di questo gigante del web, altro non è che un piano industriale per rendere il #social #network che noi tutti conosciamo la più grande agenzia di comunicazione al mondo. Alla faccia della tutela della psicologia degli utenti
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